PREMESSA:
Scrivo e racconto soltanto i fatti più importanti che mi accadono o su cui ho scelto di concentrarmi nel periodo, tralasciando ovviamente molto altro.
Gli ultimi mesi dell’anno sono stati molto impegnati e mooooolto emozionanti.
Spinto anche dalla voglia di cambiare ho guardato l’offerta formativa dell’università di Genova, sia lauree magistrali che master. Mi piace studiare ma solo le materie e gli argomenti che mi appassionano e sia per l’impegno che richiede sia per la durata, la magistrale mi ha sempre spaventato, ancora di più ora che devo anche lavorare. Invece i master universitari mi convincevano di più, perché offrono una formazione più pratica e hanno una durata ben definita. L’università di Genova non ha una grande offerta formativa sui master ma ce n’era uno che oltre a piacermi poteva anche risultarmi utile. L’unico problema erano i 4.800 euro di costo. Ma un’incredibile opportunità completamente inaspettata da parte della Regione Liguria, Voucher Specializzarsi per Competere 2023, mi ha permesso di accedere a una borsa di studio. È stato strano e tutto troppo facile, il problema e la soluzione sono apparsi insieme, incredibile, tutt’ora mi stupisco.
Oltre all’università ho intrapreso la ricerca di un nuovo lavoro, mi esimo ancora dallo scrivere a riguardo, ma sarebbe davvero un passo verso la direzione in cui voglio andare. Sono cautamente ottimista.
Ma la vera novità del periodo è che diventerò papà. Mamma mia…. ne sono felicissimo e imbambolato, l’impatto che ha già avuto ma soprattutto che avrà nella mia vita è una cosa troppo grande da immaginare. Di questa enorme scelta di vita, mi hanno inaspettatamente stupito le riflessioni dei miei amici e coetanei ma anche di persone ben più grandi di me anche già genitori.
Tutti ne sono rimasti estasiati, abbiamo ricevuto un infinità d’entusiasmo e di regali da ogni dove, passeggini, body, ciucci, tovaglioni e altre mille cose piccoline che ora non ricordo, ma moltooo carine. È anche stato molto bello constatare quanto sia la mia rete sociale e quella della mia ragazza sia popolosa e felice, siamo entrambi fieri di aver costruito così buone amicizie. Infine, vi lascio immaginare la gioia dei nostri genitori, nonni e famigliari, letteralmente tutti impazziti.





In tutto questo oceano di gioia e ubriacatura emotiva, tra i mille pensieri e riflessioni fatte e ricevute, una mi ha particolarmente stupito. Il diffuso stupore che io e la mia ragazza potessimo aver preso coscientemente una scelta del genere. Certo, non è una scelta da poco ma ci sono tante altre scelte paragonabili che non suscitano un così grande impatto.
Un esempio, ovviamente con le giuste pesature, può essere la scelta di emigrare per lavoro. Penso che sia una scelta con enormi conseguenze nella vita futura, perché tocca e impatta su moltissimi aspetti di una persona: vivere in un paese straniero, altra lingua, altra cultura, allontanamento dalla propria famiglia, allontanamento dalla propria rete sociale, allontanamento dai propri luoghi e molti altri cambiamenti. Tuttavia, questa scelta di cambiamento drastico, altrettanto importante quanto avere un figlio, sembra essere meno percepita, secondo me decisamente più accettata. Semplificando in modo vergognoso, anche perché non sono un intellettuale o uno studioso della nostra società, ho percepito che se decidi di avere un figlio sei un pazzo, mentre se decidi di mollare tutto e andare a fanculandia per una possibile carriera lavorativa e/o per soldi è tutto ok. Mi ha fatto strano, io le reputo due scelte quasi sovrapponibili ma non è affatto percepito così.
Infine il santo Natale, festa di consumismi e regali più che ricorrenza religiosa, avrete già capito che non mi appassiona molto. Ma devo dire che quest’anno è stato particolarmente dolce, ho sentito un senso di famiglia che ancora non conoscevo, merito del piccolo scriciolo in arrivo.
E l’eccezionale 2023 è finito.