Resoconto Q2 2023

PREMESSA:

Scrivo e racconto soltanto i fatti più importanti che mi accadono o su cui ho scelto di concentrarmi nel periodo, tralasciando ovviamente molto altro.


Arrivavo dai primi mesi dell’anno in cui ero molto oberato e desideravo un po’ di calma, infatti in questo periodo ho chiuso alcuni lavori vecchi e non ho fatto molto altro. Ricordo che è stato un periodo rivolto a recuperare le “energie mentali”, ero stanco e stufo dei doveri, non ho sentito per nulla lo spirito della primavera, volevo estraniarmi e nel mio tempo libero dedicarmi a quello di cui avevo voglia ma senza sovraccaricarmi, cercando di rallentare il tutto.

Un evento degno di nota, fu la visita in alcuni palazzi storici qui a Genova che mi spinse ad approfondire un pensiero che sempre ho avuto in mente. Ricordo che mi rimproverai nel non aver visitato prima i palazzi storici di Genova, (Palazzo Doria, Palazzo Spinola, Palazzo Tursi, …)

Ammirando quei incredibili palazzi, testimoni del lascito dell’aristocrazia, mi misi a riflettere su cosa fosse l’aristocrazia. Avevo una risposta, ma era vaga e inconcludente. “Erano persone ricche e potenti”. Una risposta da bambino delle elementari.

Così decisi di appagare questa mia curiosità che da tempo avevo, leggendo un libro che parlasse dell’aristocrazia e incappai in “Guerra e Pace” di Tolstoj. Un romanzo di circa 1300 pagine sull’aristocrazia russa dei primi anni ‘800 e relative guerre napoleoniche. Scelsi di leggere proprio “Guerra e Pace” perché narrava dell’aristocrazia russa che fu anche quella più esagerata e stravagante sotto ogni aspetto.

Romanzo a parer mio incredibile, mi è piaciuto molto.

Non sono un intellettuale, è difficile trasmettere di cosa parla “Guerra e Pace” perché non sono cose o fatti precisi, ma ti lascia delle sensazioni di un periodo storico e di una società che non esistono più.

Finito “Guerra e Pace” lessi subito “Il Gattopardo” perché ero interessato a saperne di più sull’aristocrazia italiana. Altro romanzo eccezionale e molto divertente, che narra la caduta dell’aristocrazia e l’ascesa della borghesia. Per un italiano penso che sia obbligatorio leggerlo.

Considerate che questa mia curiosità su cosa fosse l’aristocrazia non mi era sorta dopo la visita dei palazzi di Genova, che fu solo la goccia che fece traboccare il vaso, ma era dovuta alle mille visite nei mille musei e palazzi di pressoché tutte le città italiane che ho visitato, Roma, Firenze, Venezia, …. che riportavano un qualche stemma e cognome italiano

Oltre a leggere e vedermi con gli amici non feci molto altro e nel frattempo si avvicinava la stagione migliore possibile. E che nessuno mi dica di non amara l’estate, non mi piacciono le persone tristi.